Cosa cambia con opzione donna 2023?

Domanda di: Dr. Terzo Giuliani  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Nel 2023, però, possono accedere a Opzione donna solo da tre categorie di lavoratrici: caregiver, invalide civili in misura pari o superiore al 74% e chi è stata licenziata o è dipendente in imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.

Come si va in pensione con opzione donna nel 2023?

Possono presentare domanda le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un'età anagrafica di almeno 60 anni ridotta di un anno per figlio, nel limite massimo di due anni.

Quanto si prende con 35 anni di contributi con opzione donna?

Quindi, se prendiamo ad esempio una lavoratrice con 35 anni di contributi e una quota di 30.000 euro, questa maturerà un montante contributivo di 346.500 euro che, trasformati con il coefficiente di trasformazione del 4,289%, dà come risultato 14.860 euro circa di assegno annuo.

Come sarà opzione donna nel 2024?

Proroga di OPZIONE DONNA con una conferma dei requisiti di età a 58/59 anni per dipendenti/autonome. Passaggio da Quota 100 a Quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi) per un solo anno e poi il ritorno integrale alla legge Fornero.

Cosa ha deciso il governo per opzione donna?

234) ha prorogato l'anticipo pensionistico in favore delle lavoratrici che abbiano maturato entro il 31 dicembre 2021 un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un'età pari o superiore a 58 anni, per le lavoratrici dipendenti, e a 59 anni, per le lavoratrici autonome (art.

OPZIONE DONNA 2023: COSA CAMBIA?