Cosa comporta il dissenso del pubblico ministero alla richiesta di patteggiamento?

Domanda di: Ione Marini  |  Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2023
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Il dissenso manifestato dal pubblico ministero o il rigetto della richiesta da parte del g.u.p. comportano l'obbligatorio proseguimento del rito ordinario, tuttavia l'imputato può rinnovare la richiesta prima dell'apertura del dibattimento di primo grado, presentando una richiesta identica o differente rispetto a ...

Cosa succede dopo la richiesta di patteggiamento?

Durante il patteggiamento non basta che venga trovato un accordo tra Procura e imputato sulla pena, è necessario che il Giudice ritenga che l'intesa raggiunta sia adeguata e corretta al reato commesso, se l'esito finale risulta positivo il giudice emetterà sentenza riportando i termini dell'accordo.

Chi decide sul patteggiamento?

prestare il suo consenso: il giudice procede allora al giudizio decidendo di applicare la pena richiesta con il patteggiamento. La sentenza potrà eventualmente essere oggetto di ricorso per Cassazione, non in Appello; negare il suo consenso: il giudice prende atto del diniego del PM e procede al giudizio.

Quando il pm chiede il patteggiamento?

La richiesta ed il patteggiamento devono intervenire prima del dibattimento ovvero, se è prevista per quel reato, prima della chiusura dell'udienza preliminare (e può essere richiesto anche durante la fase delle indagini preliminari) o, comunque, durante la fese preliminare del dibattimento (ovvero prima che lo stesso ...

Cosa succede se il giudice rigetta il patteggiamento?

Il rigetto della richiesta di applicazione della pena ex art. 444 c.p.p., ad opera del giudice della udienza preliminare, comporta per il medesimo giudice, a norma dell'art. 34 c.p.p., l'incompatibilità a procedere nella celebrazione dell'udienza ed il conseguente obbligo di astensione.

Patteggiamento: quando chiederlo? Vantaggi e Svantaggi ⚖ Procedura Penale