Domanda di: Dr. Damiana Martinelli | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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Il cappotto interno è uno strato termicamente isolante che viene applicato sulla superficie interna delle pareti perimetrali dell'edificio (quelle “disperdenti” cioè a contatto con l'esterno) per ridurre la dispersione termica ed abbattere i costi di climatizzazione.
In generale, è consigliato fare un cappotto termico quando, in inverno, la temperatura interna è superiore ai 22° e se ai piani alti manca il comfort. La temperatura ottimale, infatti, è attorno ai 20°.
Oltre al sughero, probabilmente il miglior isolante termico per pareti interne, tra gli isolanti naturali troviamo anche la fibra di legno, la fibra di cellulosa e la fibra vegetale (canapa, cocco, juta).
Quanto si risparmia con il cappotto termico interno?
Enea ha calcolato che l'isolamento delle pareti con il cappotto termico permette un risparmio energetico del 20% annuo nella bolletta, per il minor consumo di combustibile per riscaldare e il minor utilizzo del condizionatore d'estate.
Un cappotto termico può durare 5 anni come 50 anni. Tutto dipende da come viene concepito e dalla corretta posa. Il cappotto termico interno solitamente comporta una riduzione dei volumi degli spazi interni.