Cosa fa l'OSS con il malato di Alzheimer?

Domanda di: Ferdinando Leone  |  Ultimo aggiornamento: 16 dicembre 2023
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Va sempre tenuto a mente, tuttavia, che aiutare nell'assunzione non vuol dire somministrare, quindi l'OSS non può, ad esempio, somministrare una flebo. Inoltre, l'OSS deve osservare, riconoscere e riferire alcuni dei più comuni sintomi di allarme che il paziente può presentare (pallore, sudorazione ecc.)

Come si comporta l'OSS con un malato di Alzheimer?

L'aggressività può manifestarsi sia come aggressività fisica che verbale. L'oss insegnerà al caregiver a non sgridare il malato, perché non capirebbe. La sua rabbia, seppur rivolta verso chi l'assiste, è una manifestazione del suo disagio e della sua paura.

Come comportarsi con paziente con Alzheimer?

È fondamentale usare parole semplici e frasi brevi e dirette, evitando perifrasi, modi di dire, metafore, costruzioni retoriche, che l'anziano faticherebbe a seguire. Mentre si parla, inoltre, bisogna guardarlo negli occhi, accompagnando il discorso con una gestualità che aiuti la comprensione.

Cosa non fare con i malati di Alzheimer?

Alzheimer: le cose da non fare
  • Non contraddire. Uno dei sintomi più comuni tra i malati di Alzheimer sono i deliri e le allucinazioni. ...
  • Non insistere. ...
  • Non alzare la voce. ...
  • Non voler capire sempre tutto. ...
  • Non offendersi. ...
  • Non spiegare a tutti i costi. ...
  • Non imponiamo cambiamenti. ...
  • Non sottolineiamo gli sbagli.

Cosa far fare a un malato di demenza?

Se il malato non è in grado di svolgere gli impegni quotidiani come prima, può essere utile coinvolgerlo in attività più creative e artistiche. Ad esempio, dipingere, disegnare, fare attività manuali o ascoltare la musica può rivelarsi rilassante e stimolante per la mente.

Corso sulla gestione del paziente con Alzheimer - LEZIONE 1 - Corso OSS