Domanda di: Luigi Testa | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
(12 voti)
Se si è affetti da apnee notturne o di altri tipi di disturbo del sonno o inerenti alla BPCO, un dispositivo per la pressione positiva continua dell'aria (CPAP), un tipo di ventilazione di sostegno non invasivo, potrebbe migliorare l'ossigenazione sia durante la notte che durante il giorno.
Anche trovare la posizione per respirare meglio non è da sottovalutare. È consigliato, ad esempio, dormire in posizione supina con la testa più sollevata rispetto al corpo per alleviare la pressione alle vie respiratorie e respirare a piene narici; in alternativa, per stappare il naso puoi coricarti su un lato.
Nello specifico: l'ossigenoterapia dovrebbe garantire una saturazione di 94-98% nei pazienti di età < 70 anni, di 92-98% in quelli di 70 o più e di 88-92% per i pazienti affetti da BPCO.
Quale terapia è in grado di aumentare la sopravvivenza nei pazienti BPCO?
Insieme alla disassuefazione dal fumo di sigaretta, l'ossigenoterapia a lungo termine (LTOT), per almeno 15 ore al giorno, è l'unico intervento che si è dimostrato capace di migliorare la sopravvivenza dei pazienti con BPCO e insufficienza respiratoria cronica (APPENDICE 6).
Come curare la BroncoPneumopatia cronica ostruttiva?
I farmaci più indicati per la Bpco sono i broncodilatatori, somministrati per via inalatoria, che sono in grado di dilatare le vie aeree e garantire così il maggior flusso possibile di aria.