Domanda di: Giordano Martini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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Ovviamente, prima di rivolgersi a un Giudice di Pace sarebbe bene notificare al parrucchiere una diffida con la richiesta di tale somma in modo da evitare di portare la causa in Tribunale. In quel caso, lo stesso professionista potrebbe decidere di erogare la cifra di risarcimento che lui ritiene più adeguata.
È possibile rimediare a un taglio sbagliato anche semplicemente legando i capelli, oppure optando per trecce e altre acconciature. Infine, ricorda che anche cambiare colore può aiutare a nascondere un taglio sbagliato e creare un nuovo look.
Cosa succede se il parrucchiere sbaglia il taglio?
La ditta o la società che gestisce il negozio di parrucchieri è responsabile per il taglio errato e non conforme a quanto chiesto dal cliente; stesso discorso se la tinta è di un colore diverso da quello inizialmente concordato.
Prova a raccoglierli a seconda della lunghezza della tua chioma potrai provare uno chignon, una treccia o anche una semplice coda di cavallo. Per rimediare a un taglio troppo corto puoi ricorrere a un tupè, ciuffi già pronti che si possono applicare con le forcine e con i quali puoi anche realizzare una frangia.
Entro quando bisogna contestare la prestazione al parrucchiere? Nel caso in cui il cliente fosse assolutamente insoddisfatto del lavoro eseguito dal parrucchiere (ad esempio accorgendosi subito che il taglio è troppo corto o la tinta è troppo chiara), deve denunciare immediatamente il vizio evidente al parrucchiere.