Domanda di: Dott. Michael Ferraro | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.7/5
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Come riporta “La legge per tutti“: Al lavoratore spetta il tfr, cioè la liquidazione, che ammonta all'incirca ad una mensilità per ogni anno lavorato presso l'azienda; spettano poi i ratei delle mensilità aggiuntive (tredicesima e, se dovuta, quattordicesima), la liquidazione dei permessi e delle ferie non goduti e, se ...
Qualora si venga licenziati per giustificato motivo si avrà diritto al preavviso, al TFR (trattamento di fine rapporto) e all'indennità di disoccupazione (la cosiddetta NASPI).
L'importo del ticket licenziamento è fissato in misura pari al 41% del massimale mensile di disoccupazione (il cui importo è comunicato con apposita circolare INPS ogni anno) per ogni 12 mesi di anzianità aziendale del cessato negli ultimi tre anni. Per quest'anno si considera la circolare n. 14 del 3 febbraio 2023.
Quando ti licenzi hai diritto alla disoccupazione?
Come abbiamo visto, in linea generale chi si dimette non ha diritto alla disoccupazione. Questo significa che se ti licenzi per tua volontà, per motivazioni puramente personali, magari perché non guadagni abbastanza o perché il tuo lavoro attuale non ti piace più, non avrai diritto alla NASpI.
Al momento della cessazione del rapporto di lavoro, l'azienda ha l'obbligo di corrispondere nell'ultima busta paga delle somme aggiuntive rispetto alla normale retribuzione del mese: sono le competenze di fine rapporto.