Cosa si paga quando si va in affitto?

Domanda di: Armando Romano  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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imposta di registro: questa solitamente corrisponde, nel caso di immobili a uso abitativo, al 2% del valore del canone annuo di affitto. Tale valore deve essere poi moltiplicato in base al numero di annualità previste nel contratto e può essere saldato in un'unica soluzione, oppure suddiviso in più rate.

Quali sono le spese da pagare in affitto?

Spese a carico dell'inquilino: quali e quante sono

spese per luce, acqua, gas, aria condizionata, riscaldamento; spese per la pulizia all'interno dell'appartamento; spese per la fornitura di servizi comuni nel condominio; spese per l'ordinaria manutenzione dell'ascensore.

Quanto viene tassato l'affitto?

Nello specifico: aliquota al 21% sul canone di locazione annuo, per i contratti a canone libero; aliquota al 10% per i contratti a canone concordato dalle parti.

Cosa deve pagare l'inquilino e cosa il proprietario?

L'art. 1576 codice civile stabilisce che spettano all'inquilino le spese di piccola manutenzione ordinaria, mentre competono al locatore le spese per le riparazioni necessarie che permettono all'immobile di servire all'uso per cui è locato, generalmente quelle di straordinaria manutenzione.

Chi paga le tasse sull'affitto?

Tra le altre tasse da pagare, esiste l'imposta di registro e l'imposta di bollo. L'imposta di registro si versa al momento della registrazione del contratto di affitto. Il proprietario dovrà pagarla al 50%, il restante dovrà essere saldato dall'inquilino della casa.

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