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Qual è il contrario di in calce?
CONTR testa, cima.
Cosa vuol dire la sigla F to?
(v. la voce). Con valore verbale, si suol premettere (spesso in forma abbreviata: f.to o F.to) alla firma, riprodotta o stampata, di un documento, di un comunicato, di un manifesto, per attestare che essa è presente nell'originale: firmato: il ministro degli Esteri; firmato: l'amministratore delegato.
Quando si usa in calce?
In calce alla mail significato: La locuzione avverbiale in calce deriva dal lat. calx calcis «tallone» e significa in fondo alla mail, in fondo alla fine della pagina, al piè di pagina. In linguaggio tecnico si parla di footer email.
Quale è la firma olografa?
È la sottoscrizione del proprio nome e cognome e permette di attribuire un'opera svolta da parte di quella persona. Inoltre questa permette, agli esperti, di capire diversi tratti della personalità qualora la firma sia effettuata a mano.
Come scrivere in calce alla mail?
Aggiungere o modificare una firma
Apri Gmail. In alto a destra, fai clic su Impostazioni. Visualizza tutte le impostazioni. Inserisci il testo della firma nel riquadro della sezione "Firma". ... Fai clic su Salva modifiche in fondo alla pagina.
Cosa vuol dire preg mo?
(epist) pregiatissimo (most esteemed).
Quando si usa Spett le?
Se ci rivolgiamo a un'Azienda o a un Ente, useremo la seguente formula: "Spett. le + il nome dell'Azienda o Ente" → è l'abbreviazione dell'aggettivo "spettabile" che significa "rispettabile".
Quando si usa il termine pregiatissimo?
Per gli uomini si usa: Egregio, Pregiatissimo (che abbreviato è Preg. Mo), per le donne in particolare (anche se in molti lo usano anche per gli uomini), viene usato il termine: Gentile, o Gentilissima/o (che abbreviato è Gent. Ma/o). Infine per le ditte si usa il termine: Spettabile ditta (che abbreviato è Spett.).
Qual è il sinonimo di istanza?
al plur., il chiedere qualcosa sollecitando in continuazione: cedere alle i. di qualcuno] ≈ insistenza, pressione, richiesta, sollecitazione. ‖ appello, preghiera, supplica.
Quale il sinonimo di Cima?
a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;... colmo2 cólmo2 s. m. [lat.
Che cosa significa l'espressione come se avesse gravi pensieri?
Fig.: avere difficoltà a pensare oppure a ricordare qualcosa, come se tutti i pensieri fossero stati cancellati dalla mente.
Come ci si rivolge ad un avvocato?
Prima del nome dobbiamo indicare il titolo: avvocato se il nostro legale è iscritto a quell'albo, oppure dottore. Possiamo, poi indicare un appellativo come, per esempio, egregio se è un uomo, o gentile se è una donna.
Come rivolgersi in modo formale?
Egregio, Spettabile o Gentile), seguito eventualmente dal titolo che identifica il destinatario del messaggio, ad esempio Sig./Sig.ra come abbreviazione di Signore/Signora, Dott./Dott.ssa come abbreviazione di Dottore/Dottoressa ecc.
Come si saluta un notaio?
Il titolo, a sua volta, è abitualmente preceduto da un aggettivo di cortesia, talvolta espresso al superlativo assoluto: il più usato è gentile (gent. / gent.mo); abbiamo poi i più formali egregio (egr., il superlativo non è usato), distinto (non sono usati né l'abbreviazione né il superlativo), pregiato (preg. / preg. ...
Come si accorcia Spettabile?
Signorina Sig.na seguente seg. Spettabile Spett. o Spett. le seguenti segg.
Come si chiama il notaio donna?
Il femminile regolare di notaio è notaia, e così si può chiamare una donna che eserciti il mestiere di notaio. Alcuni preferiscono però chiamare anche una donna notaio, al maschile.
Quando si usa gentile e quando Egregio?
“Egregio” è più formale, direi quasi protocollare, “gentile” è più amichevole: per una fattura è certamente più adatto il primo, per una lettera dipende dal rapporto che si ha con l'ingegnere.
Quando si usa Spettabile e quando Egregio?
Gentile o Egregio, da utilizzare per le persone fisiche; Spettabile, abbreviato in Spett. le, utilizzato per Enti o Aziende; Dottoressa o Dottore, per rivolgerti a un laureato.
Cosa vuol dire la sigla PV?
p. v. – Abbrev. di prossimo venturo, che si colloca (in lettere ufficiali, avvisi, comunicazioni) dopo il numero della data omettendo solitamente l'indicazione dell'anno e, se non c'è possibilità di equivoco, del mese: il 23 p.