Per abbreviare il nome delle carte si usa generalmente (per le carte numeriche) il suo valore seguito dal suo seme (eccetto l'Asso indicato con "A"), mentre per le figure si usa "J", "Q" e "K" rispettivamente per "Fante", "Regina" e "Re" (sono le abbreviazioni dei nomi inglesi Jack, Queen e King).
Figure (J-Q-K): 10 punti, sia in mano che nei giochi; Asso: 1 punto se usato in giochi A-2-3, 11 punti in mano oppure se usato in giochi J-Q-K-A o A-A-A; Jolly: 25 punti in mano oppure il valore della carta che sostituisce nei giochi.
Anche se il termine Jack era già di uso comune, soprattutto in alcuni giochi delle classi meno abbienti, esso si radicò solo a partire dal 1864, quando un produttore di carte americano (Samuel Hart ) pubblicò dei mazzi che vedevano graficamente la Kn di Knive sostituita dalla J di Jack.
I semi delle carte italiane, ori o danari, coppe, bastoni e spade (corrispondenti ai quadri, cuori, fiori e picche delle carte francesi), provengono invece dai tarocchi e rappresentano le quattro classi in cui era organizzata la società dell'epoca: i commercianti, gli ecclesiastici, gli agricoltori e i guerrieri.
Nel mazzo di 52, ciascun seme contraddistingue tredici carte: dieci numerali, dall'asso al 10, e tre figure. I semi più diffusi nel mondo sono quelli detti francesi, composti da: cuori, quadri, fiori e picche.