Cosa significa parcheggio libero?

Domanda di: Fulvio Serra  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
Valutazione: 4.6/5 (73 voti)

Sono quelle "libere", su cui si può parcheggiare gratuitamente. Attenzione però ai cartelli verticali, la sosta potrebbe essere limitata nel tempo, con l'obbligo di esporre un disco orario che indichi l'ora di arrivo.

Come capire se il parcheggio è a pagamento?

Le strisce bianche del parcheggio indicano un'area adibita alla sosta libera dei veicoli: ciò significa che, salvo specifiche limitazioni, chiunque può posteggiare in quella zona. Le strisce blu, invece, delimitano un'area di sosta a pagamento: chiunque voglia fermare la propria vettura deve pagare l'importo stabilito.

Che tipi di parcheggi ci sono?

Tra i parcheggi più comuni segnaliamo quelli a “L”, i parcheggi a “S” e infine il parcheggio in retromarcia. Se parliamo invece aree di sosta, esistono gli stalli a pettine, quelli a spina di pesce e gli stalli in linea. Questi ultimi sono quelli più diffusi nelle strade delle nostre città.

Come sapere se un parcheggio è riservato?

Sicché, in genere, se non ci sono transenne o dissuasori di parcheggio (che non potrebbero giammai essere installati in aree pubbliche, diversamente integrando tale condotta un reato), bisognerà affidarsi ai pubblici registri immobiliari per avere certezza in merito alla titolarità dell'area.

Dove non si può parcheggiare?

In quali posti è vietato parcheggiare?
  • In aree dove è vietata la fermata;
  • Ove termini un passo carrabile;
  • Qualora il parcheggio impedisca l'accesso o lo spostamento di un altro veicolo già parcheggiato;
  • In doppia fila;
  • Sulle banchine;
  • In zone a traffico limitato o in aree pedonali;

IL PARCHEGGIO A "S" E L'ESAME DI GUIDA - COME ESEGUIRLO IN 2 MANOVRE ED IN POCO SPAZIO