Se alla fine dei dieci rigori (cinque per ogni squadra, battuti a turno) le squadre hanno realizzato lo stesso numero di reti si continuerà "a oltranza" con un tiro per parte finché, dopo aver eseguito lo stesso numero di tiri, una squadra si trovi in vantaggio rispetto all'altra.
Solo quando tutti avranno calciato almeno un rigore, si potrà ricominciare. Ovviamente, per far sì che il rigore sia vincente, c'è bisogno che la palla superi interamente la linea di porta, come avviene anche in partita. Il portiere, poi, può muoversi come vuole lungo la linea ma non può superarla.
Se il pallone è uscito dalla linea di porta oppure è stato respinto dal portiere, dal palo o dalla sbarra trasversale, il calcio di rigore verrà ripetuto.
Le regole dispongono che, in caso di parità al termine del tempo regolamentare di gioco, l'incontro prosegua con un tempo supplementare di 5': vige la regola del golden goal, che assegna la vittoria alla squadra andata in rete. Se la parità persiste dopo il prolungamento, si procede con rigori ad oltranza.
I rigori fanno ormai parte della storia della Coppa del Mondo FIFA e sono stati necessari in due finali: quelle del 1994 e del 2006, vinte rispettivamente dal Brasile e dall'Italia.