Domanda di: Dott. Marianita Ferrari | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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Se mangi cibi scaduti potrebbe non succederti assolutamente nulla, così come potresti contrarre un'intossicazione alimentare. Lo stato di malessere potrebbe risolversi solo con un mal di pancia, vomito e diarrea, ma potrebbe accadere anche qualcosa di più serio del dover passare qualche ora in bagno.
Pasta e riso, che solitamente scadono dopo un paio d'anni, il consumo si può prolungare di un paio di mesi. E lo stesso vale per i biscotti, i cracker e i sughi. L'olio extravergine d'oliva può addirittura essere consumato fino ad 8 mesi oltre la data di scadenza.
I primi sintomi dell'intossicazione da cibo sono i più chiari, e non lasciano dubbi: nausea, vomito e diarrea. Aggiungete anche un senso di debolezza e qualche crampo allo stomaco. Fanno parte dei disturbi che arrivano, in crescendo, nella prima fase dell'intossicazione, quando dovete intervenire con i nostri consigli.
Alimenti che "possono superare" la data di scadenza
Essi includono: biscotti, pasta, riso, i cereali e i prodotti in scatola. Le confezioni dovranno comunque essere integre, non aver subito ammaccature o fori, ed esser stati riposti in luoghi asciutti e freschi.
il riso e la pasta, che essendo secchi possono essere consumati dopo la data di scadenza, purché la confezione sia stata chiusa e non ci siano segni di deterioramento alla vista;
le uova che possono essere consumate anche entro 3 giorni dalla data di scadenza;