Domanda di: Primo Moretti | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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Una assunzione cronica di acqua distillata può condurre ad una mancanza di sali minerali che espone il soggetto ad un più alto rischio di osteoporosi, osteoartriti, ipotiroidismo, patologie delle arterie coronarie ed a tantissime altre malattie degenerative generalmente associate ad invecchiamento precoce.
L'acqua demineralizzata è potabile, quindi berla di per se non è dannoso, ma è altrettanto ovvio come questo tipo di acqua, essendo priva di sali minerali, potrebbe causare nell'organismo un deficit di sali, in particolare sodio, potassio, iodio e magnesio.
Sono stati riportati decessi per assunzioni maggiori di 5 litri di acqua in poche ore (nella maggioranza di casi si trattava di 10-20 litri). Studi successivi calcolano che il limite di assunzione sicura di liquidi è 1-1,5 litro per ora.
L'acqua distillata si caratterizza per una conducibilità elettrica molto bassa a causa del minore contenuto di ioni rispetto all'acqua di partenza. Per quanto concerne il gusto, appare insipida, quasi come se avesse un sapore a metà tra l'amaro e il metallico.
La formula chimica dell'acqua distillata è dH2O, è un liquido che non contiene nessuna impurità, nemmeno microrganismi, sali minerali o gas disciolti. Per mantenere integra questa purezza deve essere conservata isolandola il più possibile dall'ambiente esterno.