Un consumo eccessivo di sale, e quindi anche di sodio, può favorire l'instaurarsi di ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte, e aumenta il rischio di malattie a carico dell'apparato cardiovascolare.
L'assunzione di sale diventa fatale quando le quantità si avvicinano a 0,5-1 grammi per kg di peso corporeo. Ciò equivarrebbe a 35-70 grammi di sale (2-4 cucchiai da minestra) per una persona che pesa circa 70 chili. L'overdose da sale è ovviamente una situazione abbastanza rara, ma non impossibile.
L'eccesso di assunzione di sodio favorisce la ritenzione di volume, che è un fattore importante dell'insorgenza dell'ipertensione che, quando incontrollata a lungo termine, predispone gli individui a un aumento del rischio di ictus, attacchi di cuore, insufficienza cardiaca e malattie renali croniche.
Come raccomanda l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni giorno non bisognerebbe consumare più di 5 grammi di sale da cucina, che corrispondono a circa 2 grammi di sodio. Per dare una idea più chiara, 5 grammi di sale sono il corrispettivo di un cucchiaino da te'.
Il sale è un elemento essenziale nella vita delle persone: svolge funzioni fisiologiche, mantiene l'omeostasi cellulare, cioè l'equilibrio biochimico dell'organismo, protegge il corpo dalla perdita di liquidi.