Domanda di: Cecco Romano | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.7/5
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E' stato osservato, ha detto Stanley Coren, uno psicologo che ha partecipato alle ricerche, che mentre la vita media della popolazione americana si aggira intorno ai 75 anni, quella dei mancini non oltrepassa i 66.
Nel mondo solo circa il 10% delle persone è mancino; la restante parte utilizza la mano destra per scrivere e compiere attività manuali. Esistono però anche individui ambidestri, in grado di usare entrambe le mani per svolgere le azioni quotidiane.
Il mancinismo è risultato associato a un minor rischio di Parkinson (effetto che dovrà essere confermato da ulteriori studi). I mancini avrebbero inoltre dalla loro parte una maggiore capacità di recupero da ictus e traumi cerebrali, e – secondo molti – avrebbero anche una più spiccata creatività.
In Italia rappresentano circa il 4% della popolazione: si tratta di persone in cui permane la bilateralizzazione, vale a dire la non laterizzazione degli emisferi cerebrali presente nel bambino prima dei 36 mesi.
Il mancinismo è dovuto a una prevalenza dell'uso dell'emisfero destro del cervello in alcune attività (esiste una corrispondenza incrociata tra la parte del corpo regolata e quella del cervello che la regola). Quindi i mancini, oltre a usare di più la mano sinistra, usano di più occhio e orecchio sinistri.