Cosa succede se mangio una cosa scaduta da 5 giorni?
Domanda di: Ing. Aaron De rosa | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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Dopo tale data il prodotto può essere nocivo per la salute a causa della proliferazione di batteri, con conseguenti tossinfezioni alimentari (determinate dall'azione diretta dei batteri patogeni insieme all'alimento) o intossicazioni alimentari (dovute alla presenza di tossine prodotte dagli agenti patogeni).
Pasta e riso, che solitamente scadono dopo un paio d'anni, il consumo si può prolungare di un paio di mesi. E lo stesso vale per i biscotti, i cracker e i sughi. L'olio extravergine d'oliva può addirittura essere consumato fino ad 8 mesi oltre la data di scadenza.
Se un cibo infatti, scaduto o meno, emana un cattivo odore o un una volta ingerito presenta un sapore sgradevole è molto probabile che si siano sviluppati su di esso o all'interno, batteri nocivi e quindi pericolosi per la salute.
Alimenti da non consumare oltre la data di scadenza
Essi sono, ad esempio: salumi: i salumi affettati freschi, o in busta aperta e riposta in frigorifero, vanno consumati in massimo 3-5 giorni. Gli insaccati confezionati riportano la data di scadenza, mentre quelli tagliati al banco della salumeria, ovviamente no.
Cosa succede se ingeriamo cibo avariato? I sintomi dell'intossicazione alimentare possono manifestarsi in poche ore oppure manifestarsi in tempi successivi. I sintomi sono: diarrea acquosa, vomito, nausea, febbre, algie addominali.