Domanda di: Dott. Luna Mancini | Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2023 Valutazione: 4.6/5
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Le ferie residue non si perdono, quindi restano a disposizione del dipendente. Per l'INPS tuttavia è come se queste fossero state utilizzate, quindi al datore di lavoro spetta l'obbligo di versare i contributi previsti.
rischi multe commisurate alla gravità dell'infrazione, di importo variabile dai 100 ai 4500€; i dipendenti coinvolti possono agire in giudizio contro l'azienda, con un duplice obiettivo: chiedere il risarcimento del danno psico-fisico causato dal mancato godimento delle ferie e il godimento delle stesse.
Secondo la legge, ogni dipendente ha diritto ad almeno quattro settimane di ferie all'anno. Di queste, due settimane devono essere fruite nell'anno in cui vengono accumulate, mentre le altre due possono essere smaltite entro 18 mesi dalla loro maturazione.
Se le ferie non sono state godute, il datore di lavoro è passibile di sanzioni amministrative, oltre a dover versare anticipatamente i contributi previdenziali entro la successiva data del 20 agosto 2023. Sono diverse le norme che disciplinano l'istituto delle ferie, prima tra tutte la Costituzione all'art.
Va sottolineato che il periodo feriale essere goduto come segue: per almeno 2 settimane nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione. Ciò significa che entro il 30 giugno 2023 dovranno essere godute le ferie maturate nel 2021.