Domanda di: Osea Longo | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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In passato si temeva che il calcare (ovvero il carbonato di calcio) potesse danneggiare i reni, ma gli studi scientifici hanno dimostrato che questo rischio non esiste, e che, al contrario, la sua presenza nell'acqua potrebbe avere un effetto protettivo per il sistema cardiovascolare.
Il calcare è una sostanza estranea alle pareti delle tubature e causa enormi problemi perché le ostruisce. I depositi di calcare hanno inoltre un effetto dannoso sulle componenti di impianti di vario tipo e attirano anche sostanze indesiderate, che a loro volta pongono ulteriori problemi e minacce: La ruggine.
L'acqua eccessivamente dura, se bevuta, nel lungo termine potrebbe non essere salutare; soprattutto per i soggetti che soffrono di nefrolitiasi (calcoli renali) o renella, i sali di calcio contribuiscono alla formazione di "cristalli acuminati e facilmente aggregabili" all'interno delle vie urinarie: i cosiddetti ...
L'acqua dura rovina le guarnizioni e può causare perdite e gocciolamenti. Le incrostazioni possono causare danni alla rete idrica perché rischiano di impedire il passaggio dell'acqua nelle tubazioni, causare ostruzioni, provocare il grippaggio delle valvole, delle saracinesche e dei miscelatori.
La verità è che questa credenza va quantomeno ridimensionata, perché in realtà l'acqua del rubinetto può essere bevuta tranquillamente, essendo soggetta per legge a controlli che ne garantiscono qualità e sicurezza e, molto spesso, dicono i ricercatori è meglio di quella in bottiglietta.