Cosa succede se un bambino non gioca?

Domanda di: Neri Bernardi  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il bambino che non gioca da solo
Fino a tre/quattro anni è normale che il bambino alterni momenti in cui gioca in autonomia ad altri in cui richiede la presenza di un genitore. Se il bambino però non riesce a giocare senza un adulto di riferimento questo deve far porre delle domande ai genitori.

Perché è importante far giocare i bambini?

Il gioco è essenziale allo sviluppo perché contribuisce al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo dei bambini e ragazzi. L'Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite con la Risoluzione 44/25 del 20 novembre 1989, riconosce il gioco come un “diritto” inviolabile ed insindacabile di ogni bambino.

Perché un bambino non gioca con i bambini?

I bambini che fanno fatica a integrarsi perché hanno un livello cognitivo più avanzato dei coetanei hanno bisogno di un altro supporto. Va spiegato che non tutti imparano a fare le stesse cose nello stesso momento. “La collaborazione con i più piccoli può essere incentivata aiutando il bambino a comportarsi da 'tutor'.

Come capire se un bambino ha problemi psicologici?

Tra i vari segnali di disagio che è importante prendere in considerazione, possiamo ricordare alcuni tra i principali, che sono : cambiamenti e sbalzi dell'umore (es. il tono dell'umore del bambino cambia, e si caratterizza ad esempio con una persistente tristezza e chiusura; oppure con iperattivazione e agitazione);

Perché i bambini si isolano?

Occorre tenere presente che fino a 3 anni i bambini tendono a fare giochi solitari: il gioco a questa età ha la funzione di conoscere il proprio corpo, di saggiarne le capacità, di esplorare l'ambiente. Il bambino piccolo giocando impara a pensare, a fare congetture su come funziona la realtà.

Come giocare con un bambino di 18 mesi