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Cosa uccide la processionaria?
L'insetticida biologico utilizzato è il batterio Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk), un microorganismo in grado di infettare la larva di processionaria, danneggiandone i centri nervosi e paralizzandola. Tale insetticida può essere diffuso mediante atomizzatore, oppure mediante apposito elicottero.
In che periodo è pericolosa la processionaria?
La processionaria, nella fase primaverile quando è ancora allo stadio di bruco, è molto pericolosa perché dotata, nella parte superiore del corpo, di peli fortemente urticanti.
Cosa fare se il cane lecca la processionaria?
Cosa fare se il cane lecca una processionaria È necessario rimuovere rapidamente i peli residui lavando la bocca del cane con un abbondante soluzione di acqua e bicarbonato (si consiglia di indossare guanti di lattice per evitare di toccare a propria volta i peli urticanti).
Come curare un cane che ha ingoiato una processionaria?
Cosa fare se il cane mangia la processionaria? Bisogna immediatamente allertare il veterinario e provare a far vomitare il cane. In questo caso, sciacquare la bocca con acqua e fisiologica o acqua e bicarbonato sono efficaci solo in parte perché l'insetto provocherà anche danni all'apparato gastrointestinale.
Quando muore la processionaria?
Ciclo vitale A partire dalla metà di giugno e verso sera, i bruchi della processionaria emergono dal terreno trasformandosi in farfalle. I maschi e le femmine si accoppiano e i maschi muoiono uno o due giorni dopo.
Come fermare la processionaria?
Da febbraio puoi concentrare la lotta sui bruchi, che dopo l'inverno fuoriescono dal nido e scendono dal pino per interrarsi, impiegando delle trappole meccaniche. Sono dei “collari” che fissi attorno al tronco e all'interno dei quali distribuisci dell'apposita colla, che blocca le processionarie.
Cosa fare dopo contatto con processionaria?
In individui sensibili, in seguito al contatto con i peli urticanti della processionaria, è possibile lo sviluppo di una reazione allergica che può manifestarsi anche con sintomi sistemici, talvolta molto gravi. Chiaramente, in una simile situazione, è necessario chiamare subito i soccorsi sanitari.
Dove fa il nido La processionaria?
I nidi si trovano di solito sulle estremità dei rami dei pini (in particolare il pino nero, il pino silvestre e il pino domestico) e dei cedri; sono bozzoli del diametro di circa 10-20 centimetri, di colore bianco, dall'aspetto setoso.
Come capire se il cane ha leccato processionaria?
Sintomi di contatto con Processionaria scialorrea (ipersalivazione) dolore. febbre. edema linguale (la lingua si gonfia in caso il cane avesse anche solo leccato la larva o presa in bocca per errore)
Cosa fa la processionaria agli animali?
Quali danni provoca la processionaria e con quali sintomi Innanzitutto un'improvvisa ed intensa salivazione provocata dal processo infiammatorio a carico di bocca, esofago e stomaco. Con il passare dei minuti la lingua può subire un rigonfiamento tale da causare addirittura la morte dell'animale per soffocamento.
Come eliminare la processionaria in casa?
Nel caso in cui troviate una processionaria in casa è importante risolvere il problema eliminando il nido. Il metodo più efficace è quello di bruciarlo preferibilmente nel pomeriggio, così gli insetti non hanno il tempo di ricostruirlo nel corso della giornata.
Quanto impiega un cane ad espellere un corpo estraneo?
(10,39,44) Nelle ostruzioni intestinali prossimali complete il vomito inizia 24-72 h dopo l'ostruzione. (14,38,47) In questi casi il vomito è profuso, mentre nelle ostruzioni distali parziali solita- mente è intermittente e può iniziare anche 2-3 gg dopo l'ostruzione.
Come far espellere corpo estraneo al cane?
Se si sospetta che il cane abbia ingerito un oggetto estraneo, il veterinario può provocare il vomito con appositi farmaci. Bisogna farlo al più presto dopo l'ingestione. Se il cane mostra uno stato di salute peggiorato o frequenti episodi di vomito, il veterinario è la persona che può aiutarvi a capire la causa.
Come prevenire la processionaria?
A tutela della salute dei concittadini e degli operatori ecologici è vietato:
depositare rami con “nidi” di Processionaria sulla pubblica via; smaltirle i rami infestati tramite i servizi di nettezza urbana porta a porta; portare i rami infestati in piattaforma ecologica.
Come bruciare la processionaria?
La processionaria è pericolosa al massimo nel periodo in cui abbandona il nido (da fine febbraio a inizio aprile). Prima – quindi tra dicembre e inizio febbraio, quando i nidi di processionaria sono ben visibili – puoi potare il pino per tagliare e bruciare il ramo che sostiene il nido.
Chi chiamare in caso di processionaria?
Si prega di segnalare eventuali avvistamenti all'ufficio URP del Comune di riferimento. Si ricorda che ai tecnici del Comune spetta il controllo e la rimozione della processionaria nelle aree verdi pubbliche, mentre nelle aree private questi compiti sono a carico del proprietario.
Quando scendono le processionarie?
Quando la temperatura ambientale diventa più mite, indicativamente tra marzo e aprile, le larve escono dai nidi, scendono in processione (da qui il nome) lungo il tronco degli alberi per raggiungere un luogo adatto dove interrarsi e formare la crisalide. In questo stadio avviene la trasformazione da bruco a farfalla.
Cosa fanno le processionarie alle persone?
Le larve mature hanno il dorso ricoperto di peli urticanti, che possono essere facilmente liberati nell'aria e trasportati dal vento. Proprio per questo la processionaria del pino può arrecare danni alle piante e causare a persone ed animali a sangue caldo reazioni epidermiche ed allergiche.
Cosa attira le processionarie?
Generalmente, la processionaria attacca preferenzialmente il pino silvestre e il pino nero, ma può svilupparsi anche su altre specie di pino e, nelle aree urbane, colonizzare e nutrirsi anche dei cedri.
Che alberi attacca la processionaria?
La processionaria del pino (Thaumetopoea o Traumatocampa pityocampa) è un lepidottero che si nutre delle foglie (aghi) di pino. Predilige il pino nero e il silvestre ma può attaccare anche altre specie di pino, talvolta altre conifere come il larice, il cedro e l'abete.