Il dittatore fascista italiano Benito Mussolini utilizzò il titolo di dux (duce in italiano) per rappresentare la sua carica. Un motto fascista era "DVX MEA LVX", in lettere latine significa "Duce mia luce".
Mussolini, all'appellativo di Duce, dal 1922 univa quello "costituzionale" di presidente del Consiglio dei ministri (titolo poi mutato, a partire dal 1926, in capo del governo primo ministro segretario di Stato attraverso una delle leggi fascistissime).
a. Capo, condottiero. Nell'antichità, all'inizio dell'Impero, titolo dato, senza valore ufficiale, a governatori e generali che avevano compiuto gesta gloriose; con Diocleziano, titolo ufficiale del comandante delle milizie di una o due province.
Il saluto romano, più correttamente saluto fascista perché in realtà mai in uso ai tempi dell'antica Roma, è un gesto in cui il braccio destro è completamente esteso in avanti e alzato di circa 135 gradi rispetto all'asse verticale del corpo con il palmo della mano rivolto verso il basso e le dita unite.
Così, come desiderio della famiglia e di Mussolini stesso, il 1 settembre del 1957 il corpo fu restituito alla sua terra natia e sepolto presso la cripta di famiglia nel Cimitero monumentale di Predappio, dove ancora si trova, visitato da decine di migliaia di persone ogni anno, anche a distanza di molti decenni.