Cosa vuol dire essere protestati?

Domanda di: Sibilla D'amico  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il protesto, in diritto italiano, è un atto pubblico con il quale si attesta l'avvenuta presentazione di una cambiale o di un assegno al debitore (protestato) e il rifiuto da parte dello stesso di pagare o accettare il titolo.

Cosa succede se si è protestati?

Chi emette un assegno che non può essere pagato per mancanza di liquidità, viene punito con una sanzione amministrativa pecuniaria dai 516 ai 3.098 euro. Per i titoli superiori a 10.000 euro o nel caso di ripetizione della violazione, inoltre, si applica una sanzione pecuniaria da 1.032 a 6.197 euro.

Cosa si intende per protestato?

Si riceve un protesto, ovvero si diviene protestati, quando non si riesce a pagare un debito che è sotto forma di un titolo di credito. I titoli di credito possono essere un assegno bancario, postale o circolare, una cambiale, un vaglia postale o circolare o un vaglia cambiario.

Quanti anni dura un protesto?

Trascorsi 5 anni dal protesto, comunque, questo viene automaticamente cancellato per legge, senza fare alcuna domanda e contattare avvocati. Tale cancellazione avviene anche quando i titoli restano ancora scoperti, ma, comunque, ricordiamo che la decadenza del protesto dopo 5 anni non cancella anche il debito.

Quando uno è protestato?

Si diventa protestati quando non si è stati in grado di onorare il pagamento di un debito sotto forma di titolo di credito. Il protestato è colui che è iscritto al registro dei protesti, proprio per il mancato pagamento dei titoli di credito.

Cosa significa essere protestato?