Domanda di: Ing. Claudia Battaglia | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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ottenete un tasso d'inflazione del 10%. Questo valore indica di quanto è aumentato il prezzo dei pantaloni (10 euro) rispetto al valore dell'anno precedente (100 euro).
Questo significa che con un'inflazione al rialzo si possono comprare meno beni e a valori più elevati. Per esempio, il tasso di inflazione dell'8,9% raggiunto in Italia (dato Istat settembre 2022) implica che ci vogliano 108,9 euro per acquistare un prodotto che prima ne valeva 100.
Le banche centrali hanno definito un tasso di inflazione ottimale pari al 2%, ovvero l'aumento dei prezzi non deve superare questa soglia che è indice di stabilità nel medio termine e di una situazione economica in crescita.
Il tasso d'inflazione è un indicatore della variazione relativa (nel tempo) del livello generale dei prezzi (vedasi inflazione), e indica la variazione del potere d'acquisto della moneta. Viene espressa quasi sempre in termini percentuali. Inflazione dei prezzi (CPI anno su anno) negli Stati Uniti dal 1914 al 2018.
L'inflazione consiste in un aumento generalizzato e prolungato dei prezzi e questo porta inevitabilmente a una diminuzione del potere d'acquisto del denaro. L'inflazione, da tempo in continuo aumento, si può considerare come una vera e propria “tassa occulta”, che colpisce la spesa annuale delle famiglie.