Cosa vuol dire neko in giapponese?

Domanda di: Ing. Gilda Serra  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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La parola giapponese per gatto è Neko, scritta con il kanji 猫. Sembra che il gatto sia arrivato in Giappone dalla Cina, quasi sicuramente intorno all'anno 538 d.C. insieme al buddismo; sembra infatti che i monaci, per tenere al sicuro i manoscritti buddisti dai topi, avessero sempre almeno un gatto nei templi.

Cosa significa il gatto in Giappone?

In Giappone, sin dall'antichità, il gatto è sempre stato un animale molto amato perché teneva i topi lontani dai raccolti e dai bachi da seta. Per questo motivo, non solo in Giappone ma in tutto l'estremo oriente, il gatto viene associato tutt'ora alla fortuna e al benessere economico.

Come si chiama il gatto portafortuna giapponese?

Il maneki neko (招き猫? lett. "gatto che chiama"), anche noto come "gatto che dà il benvenuto", "gatto della fortuna" o "gatto del denaro", è una diffusa scultura giapponese, spesso fatta di porcellana o ceramica, che si ritiene porti fortuna al proprietario.

Cosa fa un maneki neko?

Il maneki neko (招き猫 lett. "gatto che chiama"), anche noto come "gatto della fortuna", è un portafortuna giapponese, che raffigura un gatto intento a chiamare a sé lo spettatore.

Dove posizionare il maneki neko?

Maneki Neko Bianco

Nel feng shui, il gatto portafortuna giapponese bianco deve essere collocato nella parte nord di una stanza per ottenere maggiori opportunità di carriera.

La storia del MANEKI NEKO - I miracoli accadono anche in Giappone