Domanda di: Ing. Marina Moretti | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Secondo il dizionario Treccani “tànnico” è un aggettivo che in enologia viene detto solitamente del vino rosso e giovane che, alla sensazione gustativa, si presenta ricco di tannino. I tannini sono sostanze presenti nella buccia e nei vinaccioli dell'uva.
La sensazione che si ha è quella di “allappamento”. Se fai scivolare la lingua sul palato mentre hai il vino in bocca, sentirai quella sensazione di ruvidità: questo è il tannino! Se questa sensazione è molto presente, quasi non riesci a far scivolare la lingua, significa che il Tannino è aggressivo.
Cosa si intende per vino tannico? Si intende un vino ricco di tannini, sostanze presenti nella buccia e nei vinaccioli dell'uva (tannini endogeni) che conferiscono un gusto astringente, allappante. I tannini vengono anche ceduti dal legno delle botti dove il vino eventualmente affina (tannini gallici).
In Italia possiamo ricordare tra i vini con più tannini il Sagrantino di Montefalco, i vini a base Nebbiolo come Barolo e Barbaresco, il Taurasi e il Brunello di Montalcino, mentre a livello internazionale da ricordare il Tannat, Cabernet Sauvignon, Syrah, Tempranillo, Malbec e Mourvèdre.
Poco tannico è un vino rosso il cui basso contenuto in tannini derivanti dalle bucce e dai vinaccioli produce le caratteristiche sensazioni di secchezza al palato o alle gengive in misura assai ridotta.