Domanda di: Kris Bruno | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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La musica jazz esprime emozioni intense, con suoni molto variegati, alternando forti tensioni a (spesso parziali) risoluzioni, mantenendo un senso di aspettativa in ciò che avverrà successivamente.
Inizialmente aveva la forma di "canzoni di lavoro" (work songs) nelle piantagioni e durante la costruzione di ferrovie e strade negli Stati Uniti e serviva a ritmare e coordinare i movimenti (il ritmo era binario).
L'origine della parola jazz (che veniva originariamente scritta jass) è incerta. Un ipotesi fa derivare la parola jass dalla parola di etimologia francese jaser (gracchiare, fare rumore, perfino copulare nel dialetto della Louisiana francofona del XVIII secolo).
Le radici del jazz affondano sicuramente nella cultura musicale africana e nella vita di tutti i giorni degli schiavi neri ma al tempo stesso contaminata dalla cultura europea soprattutto inglese e francese dominante negli stati del sud degli Stati Uniti.
I brani jazz tendono ad avere una struttura molto ripetitiva, la più tipica è di 32 misure, suddivise in sezioni di 8 misure ciascuna. L'esecuzione di tutte le 32 misure è detta chorus e normalmente ogni solista improvvisa su uno o più chorus interi, prima di cedere la parola al solista successivo.