Domanda di: Ing. Ileana Grasso | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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Si intende per contratto di ospitalità l'accordo tra il gestore e il cliente per la fornitura e la fruizione del servizio ricettivo nelle strutture tenendo conto delle norme del Codice Civile, della Legge 17.05.1983 n. 217 , delle Leggi regionali , degli usi e consuetudini.
Tale contratto in forma scritta deve essere regolarmente registrato. Il comodatario è obbligato a restituire l'immobile alla scadenza concordata, ma il proprietario può richiedere la restituzione immediata del suo bene nel caso in cui sopraggiunga un urgente bisogno.
Se colui che ospita la persona che cambia residenza è il proprietario dell'immobile, egli dovrà rilasciare una comunicazione all'ufficio dell'Anagrafe del Comune. Se invece l'ospitante è una persona in affitto, è necessario che il proprietario dell'immobile autorizzi l'ospite a stabilire lì la sua residenza.
Per quanto tempo è possibile ospitare qualcuno in casa? Dal punto di vista della legge, non esiste un tempo determinato oltre il quale una persona non può più essere ospitata. Una persona può quindi essere ospitata per 3 giorni, come anche per 3 anni, o per un tempo illimitato.
Che documenti servono per fare la residenza come ospite?
Nel caso in cui il cambio di residenza venga richiesto per ospitalità, è necessario che la domanda al Comune venga depositata alla presenza di entrambe le parti coinvolte: sia il proprietario che l'ospitato dovranno allegare al modulo la copia del proprio documento di identità.