Domanda di: Lisa Morelli | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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L'arco. Si definisce arco un elemento curvo a sviluppo bidimensionale in pietra od altro materiale che permette l'apertura di varchi in un muro, e che scarica i pesi – che gravavano sulla parte di muro tolta – sui pilastri o piedritti che lo reggono.
Ciò che garantisce la stabilità della struttura è il peso stesso dei grandi blocchi di pietra che si scarica verticalmente sui piedritti e quindi a terra.
L'arco si sviluppa a partire dalla sua base (imposta), che è la superficie d'appoggio sui piedritti, lungo il suo asse, fino alla chiusura in chiave (o serraglio) attraverso un concio (chiave) geometricamente coincidente con il vertice, che viene posto in opera per ultimo garantendone la stabilità (centina, concio).
L'arco, invece, è una struttura nella quale i conci (cioè i blocchi trapezoidali che lo compongono) sono sollecitati solo a compressione e, dunque, risulta molto più resistente anche allargando parecchio i piedritti (distanza denominata “luce”).
Fra gli elementi che formano un arco o una vòlta, specialmente se in pietra da taglio, si chiama serraglia o chiave di vòlta, quello che sta al centro, ed è quindi sollecitato dalle azioni simmetriche delle altri parti della struttura.