Per una piccola parte di studenti, quindi, lo studio non finisce a giugno: parliamo di chi ha avuto, in sede di scrutinio finale, uno o più debiti scolastici e deve recuperarli entro settembre. I debiti scolastici rappresentano i voti, minori alla sufficienza, presi in pagella a fine dell'anno.
Solitamente la data viene fissata i primi di settembre, a pochi giorni dall'inizio della scuola. In ogni caso, durante la prima parte dell'estate, lo studente può usufruire del corso di recupero che la scuola attiva proprio per agevolare la preparazione all'esame di riparazione.
L'esame di riparazione è gestito dai singoli docenti, dunque sta al professore decidere la modalità (scritto o orale), basandosi sul programma svolto durante l'anno. Come se fosse un normale compito in classe o un'interrogazione.
Cosa succede se non recuperi un debito nel primo quadrimestre?
Se non recuperi il debito del primo quadrimestre, la situazione diventa più seria. Alla fine del primo quadrimestre (o trimestre), la normativa obbliga le scuole ad attivare dei corsi per il recupero delle insufficienze. La frequenza a questi corsi prevede delle verifiche.
Cosa succede se non si recuperano i debiti a settembre?
Non riportare la sufficienza all'esame non comporta necessariamente la bocciatura e la mancata ammissione all'anno successivo. Anche se l'esame di riparazione va male, quindi, si può accedere al successivo anno scolastico, ma tutto sta nelle mani del Consiglio di classe.