Domanda di: Dr. Guendalina Gallo | Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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«Il cielo in una stanza» è dedicata a una prostituta
In quanto alla dedica, Gino ha svelato un segreto: «Era per una puttana della quale mi ero innamorato, perché a quei tempi le ragazze non te la davano.
Come raccontato dallo stesso Paoli, il testo descrive l'incontro con una prostituta avvenuto in un bordello di Genova riconoscibile dal "soffitto viola". Nonostante l'argomento trattato, è considerata una delle più rilevanti espressioni della canzone d'autore italiana e un capolavoro artistico.
Il grandissimo successo partì proprio da Mina che in seguito ne incise anche varie versioni in più lingue straniere. All'inizio il brano uscì con la firma di Mogol e Toang, pseudonimo del compositore Renato Angiolini, non per colpa di dissidi e litigi ma soltanto perché Gino Paoli non era ancora iscritto alla SIAE.
«Il cielo in una stanza» è dedicata a una prostituta
Il cielo in una stanza racconta l'orgasmo, lo ha confermato di recente lo stesso Paoli: «È una canzone dedicata a un gesto umano, ma mistico, che proietta in una dimensione dove sei tutto e niente.