Perché a volte la pasta e gialla?

Domanda di: Giovanna Costantini  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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D'istinto si tende a preferire la pasta più gialla, perché ricorda l'immagine del grano matura. In realtà, può essere il risultato di una trafilatura al teflon o un'essiccazione ad alta temperatura che rendono la pasta più gialla. Il colore, quindi, non è un indice di qualità.

Che colore deve avere la pasta?

Una buona pasta deve avere un colore chiaro, quasi prossimo all'avorio. Ma perché? Molto semplicemente perché è quello il colore della semola (il macinato di grano duro).

Come capire quando la pasta non è più buona?

Se la pasta ti sembra umida o ha della muffa, è andata a male. Come sempre quando si tratta di cibo, affidati quindi per prima cosa al buonsenso e ai tuoi cinque sensi: se noti qualcosa di insolito, come della "segatura" di pasta in quantità eccessive, della muffa o altre cose strane, evita di mangiarla.

Quando la pasta e buona?

Una buona pasta si riconosce già prima ancora di mangiarla, da cruda: «Basta guardare la superficie: se è uniforme, di un giallo brillante, è una buona pasta. Al contrario, puntini scuri possono essere indici di impurità o difetti del grano, e microstriature biancastre indice di un essiccamento scorretto», dice Barba.

Qual è la migliore marca di pasta?

Al primo posto nella classifica sulla migliore pasta in Italia stilata da Altroconsumo c'è quella di Libera Terra, brand che riunisce varie cooperative aderenti al network dell'associazione Libera, con una valutazione pari a 79/100. In seconda posizione, col punteggio di 74/100, c'è la linea Equilibrio di Esselunga.

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