E' estremamente pericoloso toccare il paziente durante l'erogazione dello shock, per cui è fondamentale che l'operatore si assicuri che durante l'analisi, ma soprattutto durante la scarica elettrica, nessuno sia a contatto con il paziente.
Perché è necessario sospendere la rianimazione cardiopolmonare durante l'analisi del DAE?
Nessuno deve toccare la vittima durante la fase di analisi (sospensione delle manovre di RCP) per non alterare il giusto riconoscimento del ritmo presente e per non ritardare quindi l'erogazione dello shock (l'apparecchio riconosce gli artefatti da movimento ed inizia una nuova fase di analisi).
Qual è la sequenza corretta per l'utilizzo se utilizzo il DAE?
Se il DAE effettua la scarica, ricomincia subito la rianimazione cardiopolmonare per 2 minuti (circa 5 cicli di 30 compressioni e 2 insufflazioni). Dopo 2 minuti l'apparecchio ricomincerà ad analizzare il ritmo e ti dirà di non toccare il paziente: interrompi subito la RCP e fai allontanare tutti.
Cosa fare se dopo la prima analisi il DAE comunica shock non consigliato?
Quando già alla prima analisi il DAE segnala che lo shock non è indicato si deve praticare la RCP per 3 minuti, iniziandola ovviamente con 2 ventilazioni senza interromperla per controllare il polso carotideo ogni minuto. Al termine del 3° minuto. si controlla il polso e, se ancora assente, si avvia l'analisi.