Domanda di: Ing. Edvige Fiore | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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su Brain, indicano che il segreto di Einstein era "la complessità del tracciato delle circonvoluzioni di alcune aree della corteccia prefrontale, della corteccia visiva e dei lobi parietali ". La corteccia cerebrale, l'area più evoluta del cervello umano, è associata al ragionamento astratto.
È da molti considerata la più “nobile” delle intelligenze ed è tipica di riesce a ragionare per astratto, chi “possiede” il ragionamento deduttivo, la schematizzazione e la capacità logica. Degli esempi possono essere Leibniz o, ancora una volta, Einstein.
Si dice, infine, che anche il grande scienziato Albert Einstein avrebbe lasciato scritto, in alcuni appunti personali, che l'individuo medio usa solo il 10% del cervello. Un'affermazione che i mass media avrebbero più volte riproposto nel tempo facendo assurgere il racconto a un dato di fatto.
Albert Einstein ha permesso agli scienziati di studiare a fondo il suo cervello, lasciandolo in eredità ad alcune università americane. Alla morte dello scienziato nel 1955 a 76 anni, il cervello fu subito rimosso dal corpo (erano passate soltanto sette ore) e conservato per future ricerche.
Se è vero che non eccelleva in tutte la materie, in matematica e fisica aveva comunque il massimo dei voti e a 15 anni sapeva svolgere senza problemi il calcolo differenziale e gli integrali. Aveva però qualche difficoltà nel rapporto con gli insegnanti, di cui non ne sopportava l'autorità.