Perché i cantanti siciliani cantano in napoletano?

Domanda di: Sig.ra Celeste Gallo  |  Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2023
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In barba a un idioma dalla storia millenaria, sono centinaia infatti i cantanti locali che hanno deciso di soppiantare la lingua siciliana con il dialetto di Pulcinella, ben più appetibile sul mercato nazionale. E soprattutto molto più remunerativo. L'origine della canzone napoletana ha origini molto antiche.

Chi ha inventato il termine neomelodico?

Dalla sceneggiata ai neomelodici Il termine neomelodico compare per la prima volta nel libro Concerto Napoletano di Peppe Aiello per descrivere un genere composito che si distingue dalla canzone classica napoletana. Le radici del genere però affondano le radici indietro nel tempo, negli anni Settanta.

Quando nasce il genere neomelodico?

La musica neomelodica nasce in un contesto storico-economico e sociale ben definito, a cavallo tra gli anni 70' e gli anni 80'. In quel periodo, la musica napoletana vive un momento florido, intenso, ricco di sperimentazioni di vario genere.

Quanto guadagna in media un cantante neomelodico?

Un cantante neomelodico di primo piano può guadagnare anche 500 euro a canzone per una "ospitata" a un matrimonio o un battesimo; con quattro canzoni si intascano 2.000 euro. Se consideriamo che un "artista" può esibirsi in un solo giorno anche in quattro o cinque cerimonie diverse, gli zeri si moltiplicano.

Qual è stata la prima canzone napoletana?

Escludendo Villanelle e canti popolari precedenti al 1800, i quali ancora non avevano la struttura melodica e lirica tipica della canzone napoletana propriamente detta, molte fonti collocano la nascita della classica universalmente conosciuta al 1839 e al brano Te voglio bene assaje.

Neomelodici siciliani cantano in napoletano l'amore e la mafia.