Domanda di: Dr. Maristella Donati | Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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I cavalli, per esempio, lacrimano per mantenere gli occhi umidi e per rimuovere le impurità dall'occhio. Una sorta di pulizia di primavera per gli occhi! I cani, invece, piangono (emettendo anche suoni strazianti) quando sono in pericolo o si sentono in prigione e i vitelli lo fanno quando vengono separati dalla mamma.
Molti animali producono invece lacrime per questioni fisiologiche. Le lacrime infatti servono a tenere umidi gli occhi, mantengono l'equilibrio osmotico del bulbo oculare, rimuovono le impurità dalla cornea e contengono sostanze antibatteriche che allontanano il rischio di infezioni.
E poi ci sono i primati, che non piangono come l'uomo, ma dimostrano le emozioni in modo molto evoluto. A studiare questo aspetto è Roger Fouts, pioniere delle ricerche sul linguaggio nelle scimmie.
Un cavallo spaventato ha le orecchie dritte e all'indietro.
Un'orecchia indietro e un'altra avanti indicano incertezza. E' importante non confondere i segnali di paura con quelli di rabbia, perché sono simili. Un cavallo irato e che scalcia ha entrambe le orecchie dritte e all'indietro.
Perché si usa l'espressione matto come un cavallo?
Essere matto come un cavallo
I cavalli non sono matti! Probabilmente questo modo di dire è legato al carattere particolarmente irrequieto di questi quadrupedi: quando un cavallo si imbizzarrisce, difficilmente si riesce a domarlo, e in alcuni casi... risulta impossibile cavalcarlo!