Domanda di: Dott. Lia Bruno | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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Perché tre sono le ragioni fondamentali degli oppositori: la ricostruzione dell'arena a danno del processo storico che l'ha resa così come la conosciamo, il rischio che diventi uno spazio dedicato solo agli eventi, la spesa a fronte dei tanti bisogni di recupero dei beni culturali in Italia.
Contribuirono alla decadenza anche alcuni terremoti. Quello dell'851 fece crollare due ordini di arcate sul lato sud e il Colosseo assunse da allora l'aspetto asimmetrico che conserva tutt'oggi. Altri danni furono prodotti dai terremoti del 442, 484, 1231, 1255, 1349 e 1703.
Il crollo in sé è conseguenza di un catastrofico terremoto, con epicentro nell'Appennino Centrale, che si verificò nel 1349. Il fatto che abbia ceduto solo parzialmente – acquisendo lo skyline “asimmetrico” che l'ha reso celebre in tutto il mondo – è invece dovuto al particolare tipo di sottosuolo su cui poggia.
Costruzione del Colosseo iniziò sotto il governo dell'imperatore Vespasiano intorno al 70-72 d.C.. Alla sua morte, nel 79, era stato completato fino al terzo piano. Il figlio di Vespasiano, Tito, completò la costruzione nell'anno 80.
“Finché esisterà il Colosseo esisterà anche Roma; quando cadrà il Colosseo cadrà anche Roma; quando cadrà Roma cadrà anche il mondo”. Così si esprimeva san Beda, venerabile del secolo VIII quando parlava di questo famoso monumento.