Con Stati generali si indica un organo di rappresentanza dei tre ceti sociali - clero (vescovi, abati, cardinali); nobiltà (feudatari); terzo stato (alto: grandi proprietari, funzionari di stato, finanziari e banchieri; medio: commercianti all'ingrosso, imprenditori, impiegati e intellettuali; basso: piccoli ...
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furono convocati da Luigi XVI allo scopo di raggiungere un accordo tra le classi sociali idoneo a risolvere la grave crisi politica, economica, sociale e finanziaria che affliggeva da anni la Francia.
Cosa significa la convocazione degli Stati generali?
Gli Stati generali erano un'assemblea consultiva in materia fiscale del Regno di Francia. Furono convocati la prima volta da Filippo IV nel 1302 e, tra questa data e il 1614, furono poi riuniti numerose volte, generalmente allorquando il sovrano necessitava di poter imporre tasse, gabelle e tributi al popolo.
Il Terzo Stato in fondo chiede solo qualcosa di ciò che gli spetterebbe. Chiede di avere autentici rappresentanti agli Stati Generali, provenienti dalle sue fila. Chiede di eleggere un numero di rappresentanti pari a quelli del clero e della nobiltà messi assieme, per poter contare almeno quanto questi privilegiati.
Quando vengono convocati gli Stati generali nella Rivoluzione Francese?
Convocazione degli Stati generali nella Rivoluzione francese
Il 5 maggio 1789 si giunse all'apertura degli Stati generali nella reggia di Versailles, i cui rappresentanti erano stati nominati nelle elezioni di marzo 1789, a suffragio maschile e ristretto.
Nella Francia prerivoluzionaria les États Généraux ('gli Stati Generali') erano un'assemblea che riuniva periodicamente i rappresentanti dei tre ordini sociali in cui era divisa la popolazione francese, ovvero il clero, la nobiltà e il terzo Stato, che potremmo identificare con la borghesia produttiva.