Domanda di: Joseph Testa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Ogni interesse italiano per lo sviluppo di un proprio deterrente nucleare nazionale cessò del tutto nel 1975, con l'adesione dell'Italia al Trattato di non proliferazione nucleare. Attualmente l'Italia non produce né possiede armi nucleari, ma partecipa al programma di "condivisione nucleare" della NATO.
Un impianto nucleare emette radioattività anche senza incidenti. I bambini che abitano vicino alle centrali corrono maggiori rischi di contrarre la leucemia. L'agricoltura e il turismo rischiamo di essere pesantemente penalizzati. Le scorie sono molto pericolose e restano radioattive per decine di migliaia di anni.
Danimarca, Estonia, Irlanda, Grecia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Austria, Polonia e Portogallo non producono energia nucleare.
Il problema principale legato alla produzione di energia da nucleare è legato alle scorie radioattive ossia al combustibile nucleare residuo prodotto dalle centrali nucleari di fissione.
La fusione nucleare è davvero energia pulita? Il vantaggio della fusione nucleare rispetto energia prodotta da combustibili fossili è che non emette alcun gas serra. Una eventuale centrale elettrica a fusione non produrrebbe né CO2 né altri gas responsabili del surriscaldamento del pianeta.