Il desiderio dei maschi di mantide deve continuamente scontrarsi con il rischio di "perdere la testa", e non in senso metaforico: le femmine di mantide praticano il cannibalismo sessuale, una tattica che serve a fare incetta di nutrienti per sostenere la futura prole.
Naturalmente si tratta di una credenza infondata e l'insetto è innocuo per l'uomo, non essendo velenoso. Le mantidi si rivelano perfino utili per l'orto o il giardino, cacciando alcuni insetti che possono attaccare le piante.
Qual'è la principale differenza tra la mantide religiosa maschio e la sua compagna?
In tutti i casi, la mantide femmina è più grande del maschio, presenta zampe raptatorie, in grado di afferrare le prede con destrezza, e presentano un esoscheletro esile, con zampe così sottili che sembrano bastoncini.
Pur essendo piuttosto sedentaria, la mantide religiosa durante il giorno si trasforma in una implacabile predatrice che attende immobile la sua vittima su uno stelo d'erba o su altri appigli della vegetazione e, quando questa è abbastanza vicina, scatta in avanti e l'afferra con le zampe anteriori.
Perché la mantide religiosa stacca la testa al maschio?
La mantide femmina si ciba del maschio per trarre le energie necessarie a produrre e a far crescere le sue uova. Anche se la vicenda può risultare terribile e da film dell'orrore questo comportamento non è poi così inusuale nel mondo degli animali.