Domanda di: Sig. Marco Romano | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Quindi il motivo per cui l'Italia entrò in guerra era quello di acquisire nuovi territori, completare il risorgimento e mettersi al pari delle potenze tradizionali. Obiettivi che alla vigilia di Versailles parvero del tutto centrati.
In caso di vittoria degli alleati furono promesse all'Italia: il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia, la Dalmazia e in più una parte dell'Impero tedesco. Così l'Italia nell'aprile 1915 firmò il Patto di Londra, un patto segreto con cui si impegnava a entrare in guerra un mese dopo (24 maggio 1915).
Il Duce, a conoscenza della crescente ostilità dei tedeschi nei confronti degli italiani, aveva paura di una possibile ritorsione di Hitler vincitore e si era posto il problema di quale sorte, in caso di vittoria tedesca, il Führer avrebbe riservato all'Italia qualora questa si fosse sottratta ai suoi doveri di alleata ...
Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari. La Camera dei deputati delibera lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri necessari. L'articolo in esame modifica l'art. 78 della Costituzione, che disciplina la deliberazione dello stato di guerra.
Il Ministero della difesa è un dicastero del governo italiano. È preposto alle Forze armate italiane e all'amministrazione civile della difesa quale massima istituzione gerarchica e disciplinare in ambito militare.