Circondata su tre lati dal mare, le origini di Napoli erano molto promettenti, data l'ottima posizione difensiva ottenuta. Eventuali nemici non avrebbero potuto insidiare la nuova città né da terra né da mare. In questo clima di serenità la città crebbe per qualche secolo.
A Napoli Partenope era venerata come dea protettrice e si sviluppò il suo culto matriarcale. La città mutò nome da Parthenope in Palepolis (città vecchia) ed infine Neapolis (città nuova), ma ancora oggi viene appellata come città partenopea e partenopei sono detti i suoi abitanti.
Per quale motivo la sirena Partenope muore nelle acque del Golfo di Napoli?
E così, la divinità greca trasformò Vesuvio in un vulcano, in modo che Partenope non sarebbe riuscita a toccarlo. Travolta dalla collera, la sirena decise di suicidarsi e così il suo corpo venne trasportato dalle onde del mare sull'isolotto di Megaride.
Il corpo di Leucosia venne trasportato dalle onde presso la città greca di Poseidonia, l'attuale Paestum; quello di Ligea approdò in Calabria ed infine Partenope fu sepolta in Campania, sull'isolotto di Megaride, dove ora sorge il Castel dell'Ovo.
L'origine della città di Napoli, maritima urbs, come la definì Tito Livio, è collegata al celebre mito della Sirena Parthenope. La storia di Napoli ha inizio sull'isolotto di Megaride dove sarebbe sorto, secondo la tradizione, il primo nucleo cittadino chiamato Parthenope.