Nel 1986 Nino D'Angelo andò via da Napoli, costretto a fuggire per timore che la camorra potesse fare male alla sua famiglia: "la camorra ha sparato due volte contro casa mia, volevano i soldi. Vedevano il successo. Telefonavano, minacciavano.
E riuscire». Così lo street artis Jorit ha spiegato perché ha deciso di dedicare un murale a Nino D'Angelo (Gaetano D'Angelo all'anagrafe), proprio nel quartiere di Napoli in cui l'artista è nato il 21 giugno 1957: San Pietro a Patierno.
Non si sa con esattezza a cosa si riferisse, ma è probabile che qualcuno abbia messo in giro false voci. Quello che si sa è che l'artista partenopeo ha più volte raccontato di aver sofferto di depressione subito dopo la morte della mamma. Lo scorso anno ha avuto il Covid, ma non ha nessuna malattia.
E ha spiegato: “Quando ero giovane io non esisteva la parola neomelodico e quando è iniziata la parola neomelodico io scrivevo “ciucculatin d'a ferrovia”, “senza giacca e cravatta”, ero un vecchio melodico, non potevo essere un neomelodico, proprio come età non posso esserlo.