Un'espressione poetica. Già ai tempi antichi Roma veniva accompagnata dall'espressione “caput mundi”, ovvero Capitale del mondo. Era il centro della politica, dell'economia, della cultura e di conseguenza anche del mondo, dato che i confini del glorioso impero romano si estendevano in molti angoli del globo.
Trasferire a Roma la capitale poteva essere vista come una mossa strategica per porre fine ai continui attriti tra lo stato Pontificio e il Regno d'Italia. Il Papa venne relegato in un territorio minuscolo e il Re del regno prese il suo posto nel suo palazzo sul colle più alto della città.
L'espressione latina caput mundi, riferita alla città di Roma, significa "capitale del mondo", e si ricollega alla grande estensione raggiunta dall'impero romano tale da fare - secondo il punto di vista degli storiografi imperiali - della città capitolina il crocevia di ogni attività politica, economica e culturale ...
Con la legge del 3 febbraio 1871, n. 33, fu deciso il trasferimento della sede del governo da Firenze - dal 1865 era la Capitale d'Italia, succeduta a Torino - alla Città Eterna. Il trasferimento ufficiale si realizzò il 1° luglio successivo.
Roma è la Città Eterna, quella del Cupolone e delle basiliche. Ma c'è anche la Roma dei Fori e del Colosseo, rovine e vestigia di una civiltà passata ma indelebile nell'identità della città. C'è poi la Roma dei vicoli, degli scorci mozzafiato e dei belvedere sulla città.