Perché si chiama cyberbullismo?

Domanda di: Dr. Leone Mancini  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo.

Perché è stata usata l'espressione cyberbullismo?

L'espressione “cyberbullismo” è da alcuni anni impiegata per descrivere forme di aggressione, molestia e discriminazione che hanno trovato fertile terreno di sviluppo in tutte le nuove opportunità di comunicazione, condivisione e scambio di informazioni rese possibili dall'ormai diffuso e generalizzato accesso alla ...

Chi ha inventato il termine cyberbullismo?

Il termine cyberbullismo fu coniato dall'educatore canadese Bill Belsey nel 2002, e ripreso nel 2006 da Peter K.

Quando si inizia a parlare di cyberbullismo?

Si parla di cyberbullismo quando si fa riferimento a un comportamento violento che avviene online, con l'aggressore o gli aggressori che insultano, minacciano e cercano volontariamente di provocare danno a un altro soggetto o gruppo, spesso non in grado di difendersi o percepito come più debole.

Dove ha origine il cyberbullismo?

Il termine “Cyberbullismo” fu coniato dall'educatore canadese Bill Belsey nel 2002. Anche se il fenomeno appare diffuso in tutto il mondo occidentale sin dalla sua comparsa, la letteratura scientifica sull'argomento non ha ancora raggiunto una definizione condivisa.

Cosa è il cyberbullismo?