Domanda di: Baldassarre Costa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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La parola ostia viene dal latino hostia, “vittima”, in quanto il pane rappresenta nell'Eucarestia il corpo di Gesù, vittima sacrificale. La trasformazione dal pane dei primi cristiani alla sottile sfoglia di fior di farina non avvenne in un momento preciso, ma con un passaggio lento e graduale.
- Ostia è in origine il plurale della voce ostium, porta, imboccatura del fiume. Ostia ha dunque significato anzitutto "le bocche del Tevere": Ostia Tiberina o, in senso assoluto, le foci, Ostia.
Presso i popoli antichi, la vittima offerta in sacrificio alla divinità. Nel linguaggio ecclesiastico, Gesù Cristo in quanto offertosi come vittima sacrificandosi sulla croce per espiare i peccati dell'umanità.
L'ostia è, come abbiamo già scritto, una cialda di pane azzimo lavorata in forma circolare. Viene consacrata dal sacerdote e da lui, e lui solo, consumata nel corso dell'Eucarestia. Le particole sono invece le ostie più piccole, somministrate ai fedeli che si presentano all'altare per ricevere la comunione.
Secondo la leggenda, “Ostium”, l'attuale Ostia Antica visibile negli omonimi scavi, fu fondata su un castrum difensivo sorto per controllare l'accesso a Roma dal Mar Tirreno e dal Tevere oltre che per presidiare dalle incursioni dell'antica capitale rivale, Veio, dal quarto re di Roma, Anco Marcio, nel 634 a.C. Antico ...