Esclamazione con cui si vuole canzonare qualcuno o si vuole far capire che non ci si lascia prendere o ingannare facilmente: mi volete mettere in mezzo? cuccù! Anche, esclamazione dei ragazzi che giocano a nascondino; di qui, fare a c., giocare a nascondino.
Secondo l'Accademia della Crusca, la parola cucco potrebbe derivare da "cuculo", i cui nomi cuculo, cucco e cucù, hanno origine dal verso ripetitivo che emette (cu-cu). Scrive la Crusca: "Tutti i dizionari, antichi e contemporanei registrano le espressioni menzionate alla voce cucco 'cuculo'.
Se si avvicinava alle case annunciava cattivi raccolti e se entrava nel villaggio era un presagio funesto. Se il canto veniva da Est il segno era propizio, mentre se giungeva da Ovest era negativo. Sentire il canto del cuculo durante il matrimonio è considerato di buon auspicio.
Il cuculo (Cuculus canorus Linnaeus, 1758) è un uccello della famiglia Cuculidae. È voce onomatopeica che deriva dal verso caratteristico "cu-cu, cucù" di questo uccello che in alcune regioni italiane è chiamato cucco, cucù, cuccù oppure, in lingua piemontese, cucu.