Perché si dice vintage?

Domanda di: Dott. Piccarda Ruggiero  |  Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023
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Etimologia voce inglese, derivata dal francese antico vendenge vendemmia, dal latino vindimia. Parola comune, con cui solitamente si indicano abiti, accessori e arredamenti vecchi, di gusto rétro, appartenenti a stili e mode di tempi andati - e perciò pezzi unici e irripetibili, magneti per l'eccentrico.

Che differenza c'è tra vintage e rétro?

Il vintage è originale ed è stato creato in un'epoca passata, il rétro è una riproduzione dei nostri giorni, rende omaggio ad un' epoca, ma non è autentico dell' epoca. Quindi la differenza sta nei materiali e nelle tecniche di produzione.

Quando una cosa diventa vintage?

Vintage (pronuncia inglese [ˈvɪntɪʤ], pronuncia francese [vɛ̃ˈtaʒ]) è un attributo che definisce le qualità e il valore di un oggetto indossato o prodotto almeno vent'anni prima del momento attuale, e che può altresì essere riferito a secoli passati senza necessariamente essere circoscritto al XX secolo.

Che cosa si intende per vintage?

E infatti con l'attributo vintage si indicano oggetti vecchi almeno di 20 anni e diventati nel tempo di culto perché prodotti con materiali di alta qualità (come appunto i vini pregiati) o perché hanno segnato a tal punto il costume e la cultura da essere ancora considerati, dopo decenni, preziosi e inimitabili.

Che significa vintage nella moda?

Il primo passo è il vocabolario: vintage è qualsiasi vestito o oggetto prodotto almeno vent'anni fa, specie se riconoscibile e tipico di una specifica epoca (tu chiamalo, se vuoi, iconico).

COSA SIGNIFICA VINTAGE? #TELOSPIEGO!