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Quali sono i lavori considerati a rischio per la gravidanza?
7 del D. Lgs. n. 151/2001 specifica che è vietato adibire le lavoratrici a lavori che comportano trasporto, sia a braccia e a spalle, sia con carretti a ruote su strada o su guida, sollevamento dei pesi, compreso il carico e scarico e ogni altra operazione connessa.
Chi paga lo stipendio in gravidanza a rischio?
«La maternità anticipata delle lavoratrici dipendenti viene pagata all'80% dall'Inps (soldi che però vengono anticipati dal datore di lavoro) e, se previsto dal contratto collettivo di riferimento, il datore di lavoro può integrare arrivando anche al 100% della retribuzione».
Come comunicare al datore di lavoro la gravidanza a rischio?
Sarà l'ASL a certificare lo stato della donna lavoratrice in gravidanza, dopodiché è sufficiente presentare la domanda tramite la Direzione territoriale del lavoro di competenza, che dovrà rispondere entro 7 giorni dalla ricezione della documentazione.
Come chiedere al ginecologo la maternità anticipata?
La lavoratrice che intende chiedere l'interdizione anticipata maternità per i casi del punto 1) deve recarsi presso una sede della ASL munita del certificato medico che comprova la gravidanza e di un certificato medico comprovante le complicanze della gravidanza o antecedenti forme morbose che potrebbero essere ...
Come si fa a prolungare la maternità?
Una volta terminato il congedo obbligatorio, lo stesso può essere esteso sino a sette mesi dopo il parto a fronte di:
Condizioni di lavoro o ambientali pregiudizievoli alla salute della lavoratrice; Lavoratrice addetta a lavori pericolosi, faticosi o insalubri senza possibilità di essere spostata ad altre mansioni.
Chi fa la domanda di maternità anticipata per lavoro a rischio?
Quando sono presenti condizioni di lavoro o ambientali pregiudizievoli ovvero la lavoratrice svolge un'attività pericolosa o insalubre, la maternità anticipata può essere richiesta dalla lavoratrice, dall'azienda o direttamente dall'Ispettorato del lavoro.
Cosa non si deve fare i primi tre mesi di gravidanza?
Per una donna in dolce attesa come te sono da evitare caffeina, alcol, tabacco e i “junk food”, tutti dannosi per la salute tua e del tuo bambino. Evita inoltre le radiografie, gli sforzi eccessivi e i lavori troppo faticosi o pericolosi poiché si tratta di settimane molto delicate e vanno affrontate serenamente.
Quando si deve dire al datore di lavoro di essere incinta?
Solitamente si consiglia di evitare di comunicare a la gravidanza prima dei tre mesi compiuti. Infatti nel primo trimestre di gravidanza possono purtroppo verificarsi con maggiore probabilità aborti spontanei, e dunque meglio aspettare il quarto mese per comunicare la gravidanza al datore di lavoro.
Come dire al capo gravidanza a rischio?
Il mio consiglio quindi è: annunciatelo con fierezza, senza abbassare gli occhi e parlare sotto voce, di traverso come se fosse un'onta. Ma il mio consiglio è anche: spiegate perché può essere una bella notizia, anche per il vostro capo.
Quante ore si può lavorare in gravidanza?
Durata del lavoro: È vietato effettuare ore di lavoro straordinarie durante tutta la gravidanza. In ogni caso, una donna incinta può lavorare al massimo nove ore al giorno, anche se nel contratto di lavoro è prevista una durata superiore (articolo 60 cpv.
Quanto si può stare in piedi in gravidanza?
Se di norma lavorate in piedi, a partire dal quarto mese di gravidanza avete diritto a 12 ore di riposo giornaliero nonché a delle pause supplementari di dieci minuti ogni due ore. Dal sesto mese di gravidanza in poi la durata del lavoro in piedi non può superare le quattro ore.
A quale settimana di gravidanza si è fuori pericolo?
In quale settimana di gravidanza si è fuori pericolo È durante la tredicesima settimana di gravidanza che il rischio di aborto scende in maniera sensibile, ma non si può stabilire con certezza un periodo nel quale una gravidanza sia sicuramente fuori pericolo da un possibile aborto spontaneo.
Quali sono gli sforzi da evitare in gravidanza?
Puoi continuare a fare sport, ma non tutti: neanche lo sport è vietato ma vanno evitati sforzi eccessivi nel primo trimestre e durante gli ultimi due mesi. Inoltre, meglio evitare sport che prevedono scontri fisici e pericolo di cadute poiché l'utero tenderà a salire e non sarà più protetto dal bacino.
Quali sono le settimane di gravidanza più a rischio?
L'85% circa degli aborti si verifica nelle prime 12 settimane di gestazione, e il 25% delle gravidanze termina con un aborto nelle prime 12 settimane. Il rimanente 15% degli aborti avviene fra le 13 e le 20 settimane.
Cosa succede dopo i 5 mesi di maternità?
NOVITA DALLA LEGGE DI BILANCIO 2022: la legge 30 dicembre 2021, n. 23 all'articolo 1, comma 239, dispone il riconoscimento dell'indennità di maternità per un ulteriore periodo di 3 mesi a decorrere dalla fine del periodo di maternità ovvero dopo i 5 mesi di maternità maternità/paternità canonici .
Come richiedere maternità obbligatoria 7 mesi?
Come richiederlo La domanda di congedo di maternità deve essere presentata attraverso la procedura on line dell'INPS: una domanda prima del parto ed una domanda dopo il parto per comunicare la data effettiva di nascita del bambino.
Chi ha diritto a 9 mesi di congedo parentale?
per 10 mesi (elevabili a 11) entro i 12 anni di vita del bambino; per 9 mesi indennizzabili entro 12 anni di vita del bambino; Oppure 10 mesi, entro i 12 anni di vita del bambino per le famiglie con un reddito sottosoglia.
Quanti giorni di congedo parentale al 100 %?
Per i 10 giorni di congedo parentale padri spetta la retribuzione piena al 100%, che secondo i casi viene pagata direttamente dall'Inps o anticipata dal datore di lavoro, che poi verrà risarcito dall'Inps stessa.
Cosa spetta al padre quando nasce un figlio 2023?
Anche per il 2023 il congedo di paternità può essere richiesto dai lavoratori dipendenti. La misura, che consente a chi diventa papà di beneficiare di 10 giorni di congedo per la nascita del proprio figlio, è entrata a pieno regime nell'ordinamento italiano nel 2022 dopo un lungo periodo di sperimentazione.
Come funziona la maternità nel 2023?
Ciascun genitore ha diritto a tre mesi per ogni figlio. Questi tre mesi possono essere richiesti entro il primo anno di vita o di ingresso in famiglia; e non entro i primi 12. Le donne possono usufruire del congedo parentale dopo la fine del periodo di maternità retribuita all'80 per cento.