Perché si va in setticemia?

Domanda di: Diamante Serra  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Le cause della setticemia sono varie. Può, infatti, essere provocata da infezioni batteriche in qualche parte del sangue, come pelle e polmoni, che permettono ai batteri di propagarsi attraverso il sangue. Spesso, non è possibile identificare la fonte precisa dell'infezione.

Quali sono le cause che provocano la setticemia?

Tra le cause infettive più frequenti vi sono:
  • polmonite.
  • infezioni addominali (appendicite, peritonite, infezione della cistifellea o dei dotti biliari)
  • infezioni delle vie urinarie (vescica, uretra, reni)
  • infezioni della pelle (cellulite)
  • infezioni del sistema nervoso (meningite, encefalite)
  • infezioni delle ossa.

Quali sono i primi sintomi della setticemia?

Sintomi
  • febbre (superiore a 38.3°),
  • oppure una diminuita temperatura corporea (ipotermia, inferiore a 36°),
  • brividi e tremore,
  • battito cardiaco accelerato (superiore a 90 battiti al minuto),
  • aumento della frequenza respiratoria.

Quando si prende la setticemia?

Si parla di setticemia quando si rileva la presenza di un germe nel sangue. Di solito tali germi provengono da focolai infettivi localizzati in altre sedi dell'organismo. La sepsi rappresenta una vera e propria emergenza medica.

Quanto si vive con la setticemia?

La durata è di pochi giorni o settimane. La mortalità è molto elevata. Tale quadro morboso era noto agli antichi; lo si vedeva tener dietro talora a ferite suppuranti o putride, onde il nome di "setticemia" perché si riteneva dipendesse da putrefazione dei secreti delle ferite e di costituenti dell'organismo.

Setticemia, prevenzione e diagnosi. Intervista al prof. Gabriele Sganga